Ieri, ancora una volta, papa Francesco è tornato sul tema della guerra, ricordando l’«inutile strage» della Prima Guerra mondiale denunciata da Benedetto XV: «L’appello dei Papi e degli uomini di buona volontà è inascoltato. Siamo attaccati alle guerre. Poveri e innocenti non contano», aggiungendo, in piena tensione in Ucraina: «La guerra è una vergogna per tutti, l’umanità brancola nelle tenebre».

Ma l’annuncio più importante di ieri è arrivato dall’ambasciatore russo presso la Santa Sede, Aleksandr Avdeeve: «Stiamo preparando il secondo incontro tra Papa Francesco e il Patriarca della Chiesa ortodossa russa», Kirill, «a giugno o luglio». Un tempo lontano dalla crisi in corso, ma che chiama al dialogo in questo momento rischioso.

«So che è stato scelto un buon principio per il luogo dell’incontro: sarà dove le persone soffrono, dove i cristiani soffrono». Così ha spiegato l’ambasciatore Avdeev a Genova al quinto seminario italo-russo. «Penso che l’incontro sarà molto importante e interessante – ha concluso – per le relazioni internazionali, ma anche per lo sviluppo delle relazioni tra le due chiese. Siamo i figli di una civiltà cristiana, abbiamo valori morali ed etici comuni».