L’esperienza del film è stata «molto immersiva: non sono riuscito a estraniarmi» dice Phaim Bhuiyan, il regista di Bangla (nelle sale dal 16 maggio) che con il suo esordio racconta proprio l’ esperienza personale di romano di seconda generazione, nato a Roma – nel quartiere «di confine» Tor Pignattara – quando i suoi genitori erano appena arrivati dal Bangladesh. «Io e Phaim – racconta infatti la cosceneggiatrice Vanessa Picciarelli – abbiamo attinto a piene mani dalla sua esperienza personale, da una sorta di ’confessionale’ sulle sue paturnie esistenziali, dal suo piccolo dramma individuale»: quello cioè di un ragazzo musulmano tra...