L’incontro tra il presidente dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Mariano Grossi e il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin è passato quasi inosservato tra i notiziari radiofonici, televisivi e le pagine dei giornali. Eppure, pur nella sua brevità, è stato un colloquio altamente simbolico. È la prima volta, dall’inizio della guerra, che Putin ha accettato di riunirsi tête-à-tête con Grossi e, pur nell’oscuro linguaggio diplomatico, si sono finalmente intravisti segnali di distensione non solo per quanto riguarda la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ma anche per l’escalation di parole e di accuse in cui la parola «nucleare» è stata pronunciata più...