Gli ultimi mesi di amministrazione Obama e l’ultimo fallimento mediorientale: la strategia statunitense in Siria si sta sgretolando. Le macerie sono disseminate nel corridoio che va da Afrin a Jazira, nord del paese, confine con la Turchia. Qui si concentrano tutte le contraddizioni della guerra e della vacillante rete di alleanze che cinque anni di conflitto non hanno cristallizzato. In poche settimane si è assistito a cambi di casacca repentini, spiegabili con l’emersione di nuovi interessi regionali e globali. Il riavvicinamento tra Turchia e Russia ha aperto al dialogo tra Ankara e Teheran e all’impensabile compromesso – a cui il...