L’ambasciatore della Federazione Russa, Sergej Razov, è stato convocato ieri alla Farnesina, una decisione concordata con gli altri stati membri dell’Ue per respingere formalmente l’annessione dei territori occupati dalle forze del Cremlino: Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.

Una «ferma condanna – come ha detto dopo l’incontro il segretario generale degli Esteri Ettore Sequi – dell’Italia per i referendum farsa, consultazioni condotte dalla Federazione Russia in modo illegale in violazione di ogni norma internazionale», e di cui l’Italia non riconosce l’esito.

In giornata è arrivata la risposta dell’Ambasciata russa: « Razov ha respinto categoricamente le dichiarazioni della parte italiana e ha esposto le sue posizioni» «nello spirito di quanto disposto dal discorso del presidente Putin», quando venerdì al Cremlino ha allargato «per sempre» i confini russi alle 4 regioni occupate.