“Quella dei Talebani è soltanto propaganda. Invito tutti gli abitanti dell’Helmand a recarsi alle urne. Non abbiate paura. La polizia e l’esercito sono qui per garantire la vostra sicurezza”. Il governatore Naeem Baloch è tra i primi a varcare i cancelli della scuola Malalai, uno dei 142 seggi elettorali aperti qui, nella provincia meridionale dell’Helmand, nel profondo sud dell’Afghanistan dove la guerra continua a mietere vittime. Sono passati pochi minuti dall’apertura ufficiale dei seggi, quando un lungo convoglio di jeep dai vetri oscurati, pick-up della polizia e blindati dell’esercito si infila nel portone di ingresso di questa scuola superiore nel quartiere periferico di Qata-e-Lagar. Naeem Baloch scende dalla jeep ed...