Le atmosfere di Carlos Saura, scomparso all’età di novantun anni, sono irripetibili, i suoi primi film si sono contrapposti al franchismo con una evidenza senza proclami, ma delineando un preciso schema della società borghese, evocando i fantasmi del passato. «Un giorno Franco mi ricevette e mi disse: sarebbe più facile che mi puntassi direttamente una pistola, invece che provocarmi con i tuoi film» ci raccontò negli anni Settanta. Era già celebre maestro del cinema europeo, con un Orso d’argento vinto a Berlino per La Caccia (1965) dove i personaggi, un gruppo di ex combattenti franchisti durante la guerra civile si...