Aveva 31 anni, gli occhi grandi e scuri e si chiamava Célica Elida Gómez Rosano. La sera del 3 gennaio 1978 stava uscendo dal suo ufficio alla Telam di Buenos Aires, la principale agenzia di notizie dell’Argentina, quando da una macchina qualcuno ha cominciato a chiamarla: «Célica, Célica ti ricordi di noi? Ci siamo conosciuti in Uruguay». Célica si è avvicinata alla macchina, a bordo tre uomini armati che l’hanno costretta a salire su una Ford Falcon senza targa. Erano gli anni delle dittature latinoamericane e del Plan Condor, il piano di repressione del socialismo sostenuto dagli Stati uniti a...