La 58esima edizione del World Press Photo, che ha selezionato oltre 97 mila scatti, ha visto per la prima volta 10 Italiani tra i vincitori.

Il secondo premio della categoria ritratti è un omaggio ad Andrea Rocchelli, il fotografo ucciso da un colpo di mortaio nei pressi di Slaviansk mentre, lo scorso maggio, raccontava il conflitto nell’est dell’Ucraina.

eanche a farlo apposta, la Russia è al centro del lavoro di uno dei fondatori del collettivo Cesura che, dai colli piacentini, gira il mondo in cerca di storie. «Russian Interiors», ora anche in forma di libro, raccoglie i ritratti delle tante donne russe che, in cerca di marito, necessitano di un servizio fotografico fatto in casa e a basso prezzo.

Anche in questo caso, a pagare, è la discrezione con cui questi fotografi bussano nella vita degli altri. Anestetizzati come siamo dalla violenza e dagli orrori, urlati in prima pagina e poi dimenticati, la scelta della giuria mostra come sia ancora possibile emozionarsi e riflettere su qualcosa che appartiene a ciascuno di noi.

«Il tema sussurrato segna- secondo Francesco Merlini dell’agenzia Prospekt che distribuisce Mads Nissen in Italia- la nuova frontiera del fotogiornalismo».

Un fotogiornalismo in evoluzione che presta attenzione a temi inflazionati come l’amore puro facendoli diventare una presa di posizione e sublimando quello che la poetessa Wislawa Szymborska chiama il «privilegio della presenza».