Donald Trump, con una conferenza stampa dal giardino delle rose della Casa Bianca, ha annunciato un team di due uomini a guidare gli sforzi della sua amministrazione per sviluppare un vaccino contro il coronavirus.

L’operazione «velocità della luce» (Warp Speed) sarà guidata da Moncef Slaoui, ex capo della divisione vaccini del colosso farmaceutico GlaxoSmithKline, e da Gustave Perna, generale a 4 stelle dell’esercito americano.

Trump ha paragonato l’operazione al «Progetto Manhattan» con cui gli Usa svilupparono la bomba atomica negli anni ’40, specificando che Slaoui sarà il «capo scienziato», Perna il direttore generale, e che un vaccino contro il coronavirus potrebbe arrivare entro pochi mesi.

Quest’ultima affermazione è stata ripetutamente confutata dagli esperti tra cui Anthony Fauci, che ha silenziosamente preso parte alla conferenza stampa insieme alla dottoressa Deborah Brix. Nessuno dei due è intervenuto ed entrambi, a differenza di Trump, indossavano la mascherina, diventata, negli Usa, una dichiarazione politica.

Nessun accenno al «caso Sanofi» («l’ultima cosa che ciascuno vuole» è il profitto, ha assicurato) ma l’aspetto più destabilizzante della conferenza stampa è stato che nel corso dell’annuncio Trump ha ripetutamente minimizzato la necessità stessa di avere un vaccino.

Il presidente, infatti, ha messo subito in chiaro che «vaccino o no abbiamo riaperto», ha ripetuto più volte che «altre cose non hanno mai avuto un vaccino e sono andate via», e che un vaccino, certo, è «un grande passo avanti» ma anche senza «questa cosa andrà via a un certo punto. In molti casi non si hanno vaccini e arriva un virus, o un’influenza, e tu combatti».

Slaoui, da parte sua, ha assicurato però che alcune «centinaia di milioni di dosi» di vaccino saranno pronte al più tardi entro gennaio

Il tycoon ha poi trovato il tempo per specificare che nonostante il virus non sia troppo pericoloso in quanto «solo una bassissima percentuale di persone è morta», questo virus «è nato in Cina e sarebbe dovuto rimanere in Cina».

L’annuncio di Trump è arrivato il giorno dopo che Rick Bright, un alto funzionario espulso dall’amministrazione per le sue critiche, ha dichiarato al Congresso che le aspettative temporali del presidente per la produzione di un vaccino sono troppo ottimistiche e che «non esiste un piano» per produrlo e distribuirli.

Le voci di Trump e del suo team erano soffocate dal rumore di una protesta di camionisti che suonavano il clacson.

Trump ha giustificato il rumore affermando che i camionisti stavano manifestando a sostegno della sua amministrazione, e quel suono era un «segno d’amore».

In realtà i camionisti stavano protestando contro le basse tariffe di trasporto causate dalla pandemia, e per chiedere più sostegno da parte del governo.