Quello del casting rimane un momento delicato per le attrici o aspiranti tali: le denunce per abusi e molestie sono lì a testimoniarlo. Per questo diverse associazioni – l’Unione Italiana Casting Directors (U.I.C.D.), l’Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo (U.N.I.T.A.), Amleta, Agenti Spettacolo Associati (A.S.A.), Libera Associazione Rappresentanti di Artisti (L.A.R.A.) – hanno elaborato e presentato ieri un documento contente le linee guida da rispettare per scongiurare violenze.

IL DOCUMENTO è diviso in dieci punti. Nel primo, c’è scritto che i provini e gli incontri con chi si occupa del casting non devono avere luogo in una stanza d’albergo o in una residenza privata e non devono avere luogo in orari notturni, a meno che questa richiesta non sia giustificata. Se questo viene proposto, è lecito chiedere che l’incontro si svolga in uno studio, e se non fosse possibile è consigliato vivamente di recarsi all’appuntamento accompagnate. Non è poi lecito che venga richiesto un nudo integrale, e se il provino richiede scene di nudo parziale o di sesso simulato bisogna esserne informate preventivamente per valutare per tempo la proposta, è inoltre opportuno firmare un consenso informato. Non è lecito poi che durante un incontro o un provino vengano poste domande sulla vita privata che non abbiano attinenza con il ruolo.
Il documento termina ricordando che, se nonostante tutto ci si è trovate in situazioni ambigue, pericolose o abusanti, si può scrivere a osservatoria.amleta@gmail.com per ottenere un consiglio, supporto e, se è il caso, tutela legale.