Trump va all’attacco dell’ex consigliere alla Sicurezza Nazionale di Obama, Susan Rice. Al New York Times il presidente ha detto che Rice ha commesso un crimine chiedendo di visionare i nomi dei membri della sua campagna elettorale apparentemente coinvolti nel Russiagate e indagati dall’intelligence.

Rice ha respinto l’accusa di spionaggio politico (allargata da Trump a non meglio identificate figure della precedente amministrazione): alla tv Msnbc ha definito «completamente falsa» la ricostruzione dei media di destra Daily Caller e Drudge Report.

E se Trump non fornisce prove, non è chiaro a quale crimine si riferisca, scrive il Nyt: è normale che un consigliere alla Sicurezza Nazionale chieda informazioni su soggetti menzionati in rapporti di intelligence.