Trump, il Senato boccia tutti gli emendamenti dei democratici
Il primo giorno di impeachment è durato 13 ore e ha riguardato solo le regole alle quali dovrà sottostare. Gli argomenti di apertura sono iniziati ieri sera, troppo tardi per […]
Il primo giorno di impeachment è durato 13 ore e ha riguardato solo le regole alle quali dovrà sottostare. Gli argomenti di apertura sono iniziati ieri sera, troppo tardi per […]
Il primo giorno di impeachment è durato 13 ore e ha riguardato solo le regole alle quali dovrà sottostare. Gli argomenti di apertura sono iniziati ieri sera, troppo tardi per noi, ma è già chiaro il percorso intrapreso dal Senato.
Durante la prima giornata il leader repubblicano di maggioranza al Senato Mitch McConnell aveva previsto di concedere ad accusa e difesa 24 ore a testa, distribuite in due giorni, per presentare i loro argomenti. Tempi molto più compressi rispetto al processo d’impeachment di Bill Clinton, a cui questa regola si rifaceva. Nel 1999 le 24 ore erano distribuite su 4 giorni. I democratici hanno costretto McConnell a rivedere le tempistiche e a concedere non più due giorni, ma tre. Dopo di che tutti gli emendamenti presentati dai democratici sono stati bocciati.
L’inversione di marcia è stata solo l’inizio di una giornata tesa con i toni che sono drammaticamente saliti nelle ultime ore, il dibattito è diventato così acceso che il capo della giustizia John Roberts è dovuto intervenire per richiamare tutti gli attori politici dell’impeachment all’ordine, ricordando loro «dove si trovano».
I democratici vorrebbero sottoporre al Senato documenti che la Casa bianca non vuole presentare, e interrogare alcuni testimoni chiave, a cui era stato impedito di testimoniare alla Camera, come Mick Mulvaney, capo di stato maggiore della Casa bianca, e soprattutto l’ex consigliere per la sicurezza nazionale, John Bolton.
Trump e i repubblicani non sono minimamente d’accordo e il Senato ha bocciato le richieste di testimonianze e di documenti sull’Ucrainagate alla Casa bianca, al dipartimento di Stato e all’ufficio di Bilancio.
A tenere banco è ancora una volta il capo della Commissione Giustizia della Camera Robert Schiff, andando sempre a braccio, aiutandosi solo con degli appunti che ha consultato di tanto in tanto, appare anche a chi non ne condivide le posizioni politiche appassionato, preparato, convincente.
In questo processo di impeachement ciò che è mancato finora non è stata l’oratoria o le narrazioni, ma il senso di timore reverenziale e di storia, l’ipotesi che il Senato stia anche solo considerando l’idea di sollevare Trump dall’incarico per aver abusato del suo ufficio con lo scopo di influenzare le elezioni. L’assoluzione del presidente sembra già scritta.
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