Pubblicato 8 anni faEdizione del 1 febbraio 2017
Angelo Ferracuti, BORGO DI ARQUATA
Arrivando in automobile sulla Salaria dalla costa, si scorge subito un paesaggio innevato ai lati della carreggiata, la neve sembra tagliata da una lama affilata sui bordi, e il bianco lucente in una giornata di sole prende subito il sopravvento. Le popolazioni sono state tutte evacuate, gli elicotteristi dell’esercito hanno recuperato gli ultimi dispersi, isolati e senza corrente elettrica da giorni, nuotando nel manto spesso e in condizioni difficilissime, arrivando a volte esausti dopo ore nelle frazioni in case già disabitate, adesso stanno recuperando gli animali che girano randagi e storditi nei paesi. Borgo di Arquata oggi è più spento,...