Sono due i principali punti di convergenza del secondo congresso di Syriza, conclusosi domenica scorsa ad Atene: da una parte il bisogno di continuare a governare il paese, e dall’altra, dimostrare la capacità di portare avanti una chiara politica di sinistra. Alexis Tsipras è stato rieletto presidente del partito con il 93,5% dei voti (al congresso fondativo del 2013 ne aveva ottenuti il 74%), mentre nel nuovo comitato centrale composto da centocinquantuno membri, i più votati sono stati il ministro delle finanze Efklidis Tsakalòtos e quello dell’istruzione Nikos Fìlis. Ciò che è emerso chiaramente, quindi, è che «il popolo di...