Il bilancio delle vittime dell’assalto alla base libica di Brak al-Shatti, nel Fezzan, è salito a 141. La maggior parte sono militari dell’esercito di Tobruk del generale Haftar che ieri ha promesso «una dura risposta» alle Brigate di Difesa di Bengasi. I primi raid aerei su Jufra sono stati già ordinati.

Si muove anche il governo di unità nazionale: il premier al-Sarraj ha aperto un’inchiesta e sospeso il ministro della Difesa, Barghathi. Il ministro aveva subito detto di non aver ordinato l’attacco, ma alcune delle milizie coinvolte sono dipendenti dal suo dicastero.