Sono entrati negli uffici di Sendika.org alle 5.45 di ieri, all’alba. Hanno confiscato un hard disk e un cellulare e poi hanno portato via in manette il direttore, Ali Ergin Demirhan. A pochi giorni dal referendum costituzionale chi dà voce ai sospetti di brogli si trova alla porta la polizia. È il caso dell’agenzia di sinistra Sendika, specializzata nella copertura di attività sindacali e movimenti dei lavoratori e non nuova ad attacchi governativi nei suoi 16 anni di attività, tutti finanziati con donazioni private e lavoro volontario. Negli ultimi 18 mesi, il sito è stato bloccato 31 volte, 17 volte...