Un uomo ha sparato al deputato repubblicano Steve Scalise e ferito quattro persone, ad Alexandria, in Virginia, vicino a Washington, durante l’allenamento della squadra di baseball composta da membri del partito repubblicano. L’aggressore, un cittadino di 66 anni dell’Illinois, si chiamava James T. Hodgkinson; è stato immediatamente affrontato dalle forze dell’ordine che hanno aperto il fuoco, uccidendolo; poche ore dopo, a seguito dell’identificazione, dal suo profilo Facebook, sono venuti fuori i dettagli: Hodgkinson era un sostenitore di Sanders per il quale aveva fatto campagna elettorale durante le primarie democratiche.

BERNIE SANDERS, tramite il suo account Twitter, ha condannato in modo deciso questo gesto: «Quello che Hodgkinson ha fatto è un atto deplorevole – ha scritto Sanders – Voglio essere chiaro: la violenza sotto ogni sua forma è inaccettabile e condanno questa azione nei termini più duri». Steve Scalise si stava allenando per il tradizionale Congressional Baseball Game, partita bipartisan dove il team repubblicano e quello democratico si affrontano sul campo da baseball, come ha sottolineato lo speaker repubblicano Paul Ryan, che si è chiesto chi possa essere tanto disturbato da sparare durante una partita di beneficenza, dimenticando, forse, la strage di bambini della scuola elementare di Sandy Hook in Connecticut, o il fuoco aperto su il pubblico di Batman ad Aurora, nella periferia di Denver, in Colorado.

IL PROBLEMA DEL GUN CONTROL, il controllo delle armi, non è stato sollevato dall’attuale amministrazione, arrivata alla Casa bianca anche con l’aiuto della Nra, la potente lobby delle armi che sostiene i repubblicani e di cui Trump è un vero e proprio fan. L’uomo che ha aperto il fuoco sul deputato repubblicano, si è saputo dai registri giudiziari online, aveva un record di violenza domestica, era stato arrestato nel 2006 e accusato anche di danni criminali sulla proprietà e scarico di arma da fuoco durante l’incidente, ma lo Stato della Virginia ha delle leggi permissive in fatto di possesso e trasporto delle armi da fuoco.

SOLIDARIETÀ A SCALISE è arrivata da entrambi i partiti, da Trump, dall’ex vice presidente Joe Biden. L’evento ha comunque messo in luce quanto si sia esacerbato il dibattito politico americano. Scalise è uno degli attori principali della battaglia contro l’Obamacare, anti Lgbtq; visto il profilo politico dell’aggressore, non sembra completamente peregrina l’ipotesi che l’avversione di Scalise per l’Affordable Care Act sia stata una causa dell’azione di Hodgkinson.

Il sessantaseienne era molto diretto nelle sue affermazioni sui social media circa la sua avversione verso Donald Trump. Charles Orear, 50 anni, un gestore di ristorante di St Louis, ha dichiarato al Washington Post di aver incontrato Hodgkinson durante le primarie in Iowa. «Era un sindacalista dei commercianti, abbastanza radicale, e siamo rimasti a parlare fino a tardi di politica – ha dichiarato Orear – lui era sul versante più veramente progressista».

TRUMP ha definito Scalise «un amico, un patriota e un combattente», ha lodato le forze dell’ordine che «ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza» e ha chiuso dicendo che «la nostra nazione dà il meglio quando è unita». Ora bisognerà vedere se la base di Trump, più conservatrice e radicale, ascolterà il messaggio del leader o se invece resteranno sulle posizioni infiammatorie della campagna elettorale.