Poteva essere la ripresa di una collaborazione proficua tra due delle Guardia costiera più sotto pressione dell’emergenza migranti. Si è trasformato in uno scontro internazionale tra Italia e Malta su chi dovesse accogliere 90 migranti tratti in salvo ieri in acque Sar maltesi. La situazione si è sbloccata solo in serata quando un pattugliatore maltese si è avvicinato alle due motovedette della Guarda costiera italiana con i migranti a bordo comunicando il via libera al trasbordo negato fino a quel momento.

Quando mancano pochi giorni al mini vertice dei ministri dell’Interno che proprio alla Valletta dovrebbe sancire un nuovo accordo per la gestione degli sbarchi, quanto avvenuto ieri non rappresenta certo un buon segnale. E questo mentre la nave Ocean Viking delle ong Sos Mediterranée e Medici senza frontiere salva 109 naufraghi in due differenti interventi al largo delle coste libiche e riapre la questione di un porto sicuro dover sbarcarli.

Lo scontro tra Roma e la Valletta prende avvio la scorsa notte, quando un barchino in condizioni precarie e con 90 migranti a bordo entra nell’area di competenza maltese. E’ lo stesso centro di coordinamento dei salvataggi della Valletta – dopo essersi assunto il coordinamento dell’intervento – a chiedere il supporto dell’Italia e infatti poco dopo due motovedette della Guardia costiera accostano l’imbarcazione a prendono a bordo i naufraghi. A quel punto chiedono a Malta verso quale porto dirigere. Senza ricevere l’autorizzazione richiesta. La situazione si sblocca solo in serata con il trasbordo dei migranti dalle motovedette italiane e a un pattugliatore inviato dalla Valletta.

Ma l’emergenze nel mediterraneo sono quotidiane, come dimostrano i due interventi effettuati ieri dalla Ocean Viking. Il primo è avvenuto verso mezzogiorno a 53 miglia dalle coste libiche e ha riguardato una barca con 48 migranti a bordo , tra quali anche donne, bambini molto piccoli e un neonato. Il secondo intervento di soccorso è avvenuto nel pomeriggio e ha riguardato 61 migranti a bordo di u gommone. Molti sono stati curati per aver inalato esalazioni di carburante. In tutto sono 109 i migranti tratti in salvo dalla Viking.

Oggi intanto è atteso a Roma Emmanuel Macron, Il presidente francese vedrà al Quirinale il presidente della Repubblica e in serata si recherà a palazzo Chigi per un incontro con il premier Conte. Tra le questioni principali che verranno discusse c’è ovviamente l’immigrazione e il meccanismo automatico di ricollocamento dei migranti che sarà oggetto del vertice della Valletta tra i ministri dell’Itero di Francia, e Finlandia. Sembra di capire che le posizioni restano ancora distanti Anche ieri fonti dell’Eliseo hanno ribadito la necessità che i migranti tratti in salvo nel Mediterraneo vengono fatti sbarcare nel porto sicuro pi vicino (Italia o malta), procedendo solo dopo alla distribuzione in Europa.

Parigi sembra poi decisa a farsi carico solo di coloro che possono essere riconosciuti come profughi, e spinge perché tutti gli altri restino nel Paese di primo ingresso, lasciando così invariato quanto previsto dal regolamento di Dublino, la cui riforma appare sempre più difficile. Da parte sua Conte proporrà a Macron di affiancare alle multe per i Paesi che si rifiuteranno di accogliere i migranti, incentivi per i Paesi di origine che viceversa non faranno si opporranno alla loro riammissione. Di migranti parlerà anche il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che domani sarà a Berlino per incontrare il collega Horst Seehofer. Giovedì Lamorgese incontrerà invece a Roma il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska Gómez.