Il divieto di sfratto imposto dal governo degli Stati uniti a causa della pandemia è scaduto a mezzanotte di sabato, esponendo milioni di affittuari americani al rischio di dover lasciare le loro case per non aver pagato l’affitto da mesi, spesso a causa della perdita del lavoro per il Covid.

La moratoria era entrata in vigore nel settembre 2020 per combattere la diffusione delle infezioni e prevenire un aumento di senzatetto nel pieno di un’emergenza per la quale restare in casa era parte essenziale. Dopo alcuni rinnovi, la moratoria è scaduta e non sarà rinnovata. Uno schiaffo al presidente Joe Biden che giovedì aveva presentato al Congresso la richiesta per estendere ancora la manovra, a causa della nuova impennata di casi dovuti alla variante Delta (tanto che sempre più Stati stanno ripristinando l’uso delle mascherine al chiuso anche per i vaccinati).

Le opposizioni a una nuova estensione sono arrivate dell’ala repubblicana, la stessa che fa resistenza alla campagna vaccinale o nel migliore dei casi non la spinge, timorosa di perdere il bacino di voti no vax.

«In ogni Stato di questo Paese oggi le famiglie sono sedute intorno al tavolo della cucina, cercando di capire come sopravvivere a un’evacuazione devastante, turbolenta e non necessaria», ha detto la senatrice democratica Elizabeth Warren. Secondo uno studio dell’Aspen Institute e del Covid-19 Eviction Advocacy Project, più di 15 milioni di persone (per 6,5 milioni di famiglie) sono in ritardo con i pagamenti degli affitti. Complessivamente devono più di 20 miliardi di dollari ai proprietari.

Spiegando la necessità di prolungare il divieto di sfratto, la presidente della Camera Nancy Pelosi ha sottolineato che, dei 46,5 miliardi di dollari di canoni di locazione precedentemente approvati dal Congresso, «solo tre miliardi sono stati distribuiti agli affittuari».

Con la moratoria sugli sfratti naufraga ancora una volta la speranza di Biden di ricompattare il Congresso e il Paese tramite operazioni bipartisan. Un altro esempio è il piano per le infrastrutture. Il Senato, dopo trattative strazianti tra un gruppo di legislatori bipartisan e Biden, è finalmente pronto a votare il piano da circa mille miliardi di dollari: l’Infrastructure Investment and Jobs Act fa parte di ciò che i Democratici dicono essere un sistema a due binari per approvare una misura bipartisan ma allo stesso tempo sostenere un disegno di legge di spesa ben più ambizioso che rappresenterebbe una vera rivoluzione del sistema capitalista Usa.

Ora, dopo avere assicurato le strutture fisiche, ha spiegato il capo della maggioranza al Senato Chuck Schumer, il Senato passerà alla proposta da 3.500 miliardi di dollari, per affrontare le «infrastrutture umane». Ovvero fondi per l’assistenza all’infanzia, agevolazioni fiscali e assistenza sanitaria e disposizioni più ampie sulla riforma dell’immigrazione, fortemente invisa al Gop.