L’indipendentismo sardo è sempre stato un arcipelago molto vario. Accomunato da un unico obiettivo, quello dell’autodeterminazione di una regione percepita come nazione, diviso sui modi per arrivarci, con scissioni e liti velenose che alla causa di certo non hanno contribuito. Delle diverse sigle che di questo universo fanno parte, sei partecipano alle elezioni regionali che si terranno domenica prossima. Ma non tutte dalla stessa parte. A Innàntis (Avanti) appoggia il Campo largo di Alessandra Todde; Liberu, Sardegna chiama Sardegna, Indipendentzia Repubrica de Sardigna e ProgRes (Progetto Repubblica di Sardegna) stanno con la Coalizione sarda di Renato Soru; i Rossomori corrono...