Dopo il voto che si è tenuto in Iowa e New Hampshire la lotta per la nomination democratica si sposta negli stati del sud, a cominciare dal Nevada, doveil 22 febbraio si terranno i caucus.

Proprio da Las Vegas è arrivata una brutta notizia per Sanders: il potente sindacato dei cuochi del Nevada, che rappresenta più di 60.000 persone impiegate in ristoranti, alberghi e casinò, ha diramato un comunicato dove attacca il senatore del Vermont, sostenendo che il suo piano di copertura sanitaria pubblica priverebbe i suoi iscritti dell’assicurazione sanitaria che il sindacato garantisce loro, e di cui sono molto soddisfatti.

Nel comunicato, scritto in inglese e spagnolo, che il sindacato ha spedito agli iscritti, non c’è un endorsement a nessun altro candidato, ma questa mossa ha comunque un grosso peso in uno stato come il Nevada, non politicamente solido come preferenze politiche. Al momento Sanders è dato in vantaggio, ma i sondaggi sono ancora troppo pochi per farvi affidamento.

Quello che la vicenda ci dice, è anche la profonda diffidenza degli americani nei confronti dell’idea della sanità pubblica. Il Culinary Union fornisce un’assicurazione sanitaria a 130 mila lavoratori e ai loro familiari, attraverso uno speciale fondo fiduciario. L’assicurazione sanitaria data da questo sindacato, e messa a punto dopo anni di negoziazioni, è considerata una delle migliori dello stato, e il Culinary Union, un paio di anni fa, per i suoi iscritti ha persino aperto una clinica sanitaria all’avanguardia. L’idea di poter perdere tutto questo per un servizio che viene percepito sicuramente come inferiore, è ciò che potrebbe portare gli iscritti a rivolgere le proprie preferenze altrove.

Sanders però non è l’unico ad avere problemi in questa fase della campagna elettorale. Michael Bloomberg ha un problema anche maggiore, causato dalla diffusione di un video del 2015 dove l’ex sindaco di New York spiega non solo la tecnica dello stop-and-frisk della polizia (fermare e perquisire persone che non hanno commesso infrazioni) ma anche il motivo per cui questa debba avvenire soprattutto nei quartieri con minoranze.

Nel discorso tenuto alla Aspen Institute Bloomberg ha affermato che la maggior circolazione di armi è tra i maschi non bianchi tra i 15 e i 25 anni, in quanto «questi ragazzi pensano che verranno uccisi comunque perché tutti i loro amici vengono uccisi, quindi non hanno alcun focus a lungo termine o altro. Per loro – ha proseguito Bloomberg – è uno scherzo avere una pistola e premere il grilletto. Una delle conseguenze dello stop-and-frisk è che la gente dice: “Oh mio Dio, stai arrestando dei ragazzini per la marijuana. Sono tutte minoranze”. Sì è vero. Perché mettiamo tutti gli sbirri nei quartieri delle minoranze? Perché è lì che si trova tutto il crimine».