La giunta golpista birmana ha confermato ieri di aver trasferito la leader democratica Daw Aung San Suu Kyi dal luogo ignoto a Yangon dove era stata imprigionata dopo il golpe del febbraio 2021 in un altro sito sconosciuto nella capitale Naypyidaw, dove si trova in isolamento. Secondo i militari sarebbe stata trattata «bene»: un vero sberleffo al mondo dal momento che, accusata di decine di reati, nessuno ha mai potuto incontrarla salvo i suoi avvocati e con non poche difficoltà. Ora c’è il rischio che la Lady scompaia definitivamente persino dalla scena virtuale dei suoi processi farsa, colpita dal perverso...