Nella scia dell’ammutinamento Wagner, non si placano le tensioni ai vertici dello Stato russo e dei suoi apparati di sicurezza. Ieri, il paese è stato scosso dal caso del generale Popov, comandante della 58esima armata (dispiegata nel settore chiave del fronte ucraino a Zaporizhzhia), il quale ha denunciato di essere stato rimosso dall’incarico per aver protestato contro la gestione delle operazioni da parte dei vertici del ministero della Difesa. L’ufficiale ha accusato esplicitamente il ministro Sergei Shoigu di averlo rimosso dopo che aveva informato i suoi superiori dei problemi reali affrontati dalle truppe sul campo, sottintendendo che l’esercito è retto...