Lei non c’era, quel 6 aprile 2020 durante le violenze, nel carcere che dirigeva. Non ne sapeva nulla e infatti non è indagata, ma aveva dato per buona la versione che le era stata riferita dai suoi sottoposti, quando giurava che in quelle celle mai un capello era stato torto ad un detenuto. Le immagini della videosorveglianza interna, quelle arrivate per fortuna nelle mani della procura, sostenne di non averle mai viste prima. E delle telecamere spente in alcune zone del Santa Maria Capua Vetere, poi, aveva da fornire solo una vaga spiegazione: probabilmente sono rotte. Ora però, come spesso...