Siamo di fronte a un orizzonte politico che, in dimensione quasi totale, manifesta un insieme inestricabile tra insensibilità al ridicolo e insensibilità al malaffare; epifenomeno di un guasto socio-culturale assai profondo e radicato. Alcuni anni fa Alberto Asor Rosa ha scritto sul manifesto un articolo (Il ridicolo nella storia, 3/06/ 2009) dove descriveva i modi della buffoneria dei capi e della cerchia loro sodali, «quella sorta di parossistica verve istrionica, quell’esibizione facciale-gestuale da saltimbanchi». Mettendo sul tavolo la domanda fondamentale, «come ha potuto quell’isterico condizionamento, non suscitare la reazione che il ridicolo, – nelle sue molteplici forme di buffoneria, inverosimiglianza,...