Riccardo Ricciardi, vicepresidente del Movimento 5 Stelle, oggi esprimerà la dichiarazione di voto del suo gruppo sul Dl Aiuti bis. «È insufficiente, come diciamo dalla legge di bilancio – dice – Servono interventi più massicci, per questo non bisogna avere paura dello scostamento di bilancio».

Vi accusano di essere di manica larga…
Dicono che non si può fare ulteriore debito, ma quando vai in giro in campagna elettorale senti aziende che si espongono con le banche. Gli sportelli anti-usura ricevono un numero di richieste impressionante. Dunque, ha senso preoccuparsi del debito dello stato quando si stanno indebitando queste persone? Purtroppo la criminalità organizzata ha una massa di liquidità importante che rischiamo venga investita in queste attività. Era un rischio che esisteva già all’epoca del Covid, ma lo abbiamo evitato con ristori e scostamenti.

Le notizie che arrivano dalla diplomazia Usa sui finanziamenti russi alla politica cambiano il segno a questa campagna elettorale?
Non penso. Bisogna fare chiarezza e trasparenza, è evidente che se dovessero emergere cose importanti sarebbero notizie inquietanti. Ma al momento non c’è nulla di concreto.

Avete cominciato questa campagna elettorale quasi all’angolo, come se per poi vi trattasse di combattere per la sopravvivenza. Poi qualcosa è cambiato. Tanto che dal Pd adesso dicono che la vostra affermazione riapre i giochi in alcuni collegi uninominali.
I giochi sono aperti all’uninominale, ma per il M5S. Letta ha scelto di chiudersi e ha voluto chiudere l’ipotesi di un campo progressista, facendoci fuori perché secondo lui avevamo compiuto un atto di lesa maestà. Ma ha anche deciso di portarsi dietro i Verdi e Sinistra italiana, poi abbiamo saputo che quello non è un accordo di governo. Cosa vera: Fratoianni e Bonelli non potrebbero mai governare con Guerini, Marcucci e Di Maio. Non c’è stata nessuna volontà di fare il campo progressista. Noi cresciamo perché parliamo di disuguaglianze economiche, territoriali, sociali, generazionali, di genere. Questo paese vive sulla propria pelle un’ingiustizia continua: se sei nata donna, in periferia, al sud, figlia di operai sai com’è difficile la vita.

Al sud è atteso un risultato importante per il M5S. Lei sta facendo campagna elettorale in Toscana ex regione rossa. Che clima percepisce?
Ho sentito tante persone che mi hanno detto: ‘Ho sempre votato Pci oggi voto M5S’. Ad Arezzo, a Livorno, a Prato gente che non ci aveva mai votato oggi si riconosce in noi.

Avete detto che non riprenderete il dialogo con il Pd, almeno con questa dirigenza.
Non sappiamo chi governerà dopo il 25 settembre. Di certo, di fronte a cose come gli emendamenti a doppia firma di Pd e Forza Italia sul salario minimo o sullo stipendio dei manager come nei giorni scorsi, noi saremo dall’altra parte della barricata. Così è come è avvenuto sulla giustizia e sulla prescrizione, quando eravamo i soli a opporci. Ancora, la legge sul fine vita: siamo stati gli unici a portarla avanti e per opposizioni nel Pd e da destra si è fermata. È stata una fatica far votare il Pd su alcune cose: fin quando ci siamo riusciti è stato perché eravamo la prima forza in parlamento.

Lei si è impegnato molto anche sulla regolamentazione della cannabis.
Il referendum è stato bocciato dalla Corte costituzionale, ma eravamo gli unici a dire chiaramente che lo avremmo sostenuto. Noi riteniamo che la coltivazione della cannabis sia fattibile e utile: è un serbatoio di soldi per la criminalità organizzata mentre leggi del genere esistono in moltissimi paesi.

Dopo il voto darete l’addio definitivo al partito liquido e vi organizzerete nei territori?
Non so cosa significasse il concetto di partito liquido. So che c’è un M5S la cui base dovunque vai chiede organizzazione e protagonismo dei gruppi territoriali. L’idea che c’è scritta anche nello statuto, è quella di riconoscere i gruppi territoriali e di dare vita a forum per incontrare la società civile su temi specifici. I forum saranno laboratori permanenti su temi nazionali, internazionali e locali. I forum, i gruppi locali e la rete faranno crescere il M5S: dopo più di dieci anni è giusto evolversi .

Beppe Grillo sarà con voi a Roma a chiudere la campagna elettorale?
Non lo so. Beppe è in continuo e costante contatto con Conte. Hanno un confronto quiotidiano. Sarebbe una bella sorpresa se decidesse di partecipare.