Lo scorso 23 aprile il comitato promotore del referendum contro la legge elettorale detta Rosatellum, presieduto da Elisabetta Trenta, ha depositato i quesiti in Cassazione. Un punto di partenza che costituisce anche il compimento di un lavoro magistrale, infaticabile e straordinariamente professionale fatto da Felice Besostri, l’uomo che ci sempre ricordato che la qualità di uno Stato democratico dipende dalla sua legge elettorale. Felice, scomparso a gennaio scorso, ha fatto dichiarare incostituzionale sia il Porcellum che l’Italicum e dinanzi alla protervia di un parlamento sistematicamente elusivo delle sentenze della Corte costituzionale era diventato l’anima del movimento referendario. Ci eravamo scambiati...