Si è svolto in un clima di commozione e di rabbia, nel municipio Umbaúba in Sergipe, il funerale di Genivaldo de Jesus Santos, il 38enne nero, malato di schizofrenia, rinchiuso dalla polizia in un bagagliaio da cui usciva fumo – probabilmente una granata con gas lacrimogeno – e lì, in quella sorta di camera a gas, morto per asfissia. «Non ha mai fatto del male a nessuno», ha riferito la moglie Maria Fabiana, ricordando come Genivaldo, che lascia anche un figlio piccolo, si curasse da 20 anni e avesse una vita normale: «Era una brava persona, un buon marito, un...