Alcuni fanno pensare ai soldati perduti di Corto Maltese, altri si battono per riportare a casa chi amano, i più sono costretti a combattere per difendere il loro Paese, e la loro libertà, da un’invasione che vorrebbe annientare entrambi. Non c’è nulla di romantico nella guerra che raccontano i personaggi dell’ultimo romanzo di Tullio Avoledo (I cani della pioggia, pp. 376, euro 20, pubblicato nelle Farfalle di Marsilio), come non ve ne è traccia in alcuna guerra. Eppure, mescolando con l’abituale sapienza le dosi del noir e della fantasia narrativa, si ha l’impressione che lo scrittore friulano riesca nell’arduo obiettivo...