È stata una settimana di fuoco quella che in Bangladesh si è appena conclusa. Giovedì 9 marzo era già salito a ventuno il bilancio delle vittime di un’esplosione che il martedì precedente aveva fatto collassare un palazzo nell’area di Gulistan’s Siddikbazar nella capitale. Domenica scorsa invece, il fuoco ha praticamente distrutto uno dei trentatré campi profughi di Cox Bazar dove, ormai da anni, vive poco meno di un milione di Rohingya, la popolazione musulmana del Myanmar che un pogrom senza precedenti ha cacciato in massa nel 2017, l’apice dell’espulsione forzata di una comunità che non aveva nemmeno visto riconoscersi il...