Mentre la vita sembra procedere normalmente per le strade, i palazzi di Tunisi cominciano a tremare dopo il terremoto scatenato dalle parole di Kais Saied domenica notte. Come ripete da tempo, il presidente tunisino che da lunedì governa a colpi di ordinanze intende mettere mano all’enorme dossier della corruzione. Sul tavolo c’è un rapporto di 342 pagine della Corte dei conti che contiene i nomi di una buona parte dei deputati eletti nell’ottobre 2019, gli stessi a cui Saied ha tolto l’immunità parlamentare dopo aver congelato le attività del parlamento. Da allora le organizzazioni della società civile chiedono che la...