I manifestanti di Pisa «hanno rifiutato ogni mediazione», mentre quelli di Firenze «hanno cercato di sfondare i cordoni di polizia per dirigersi verso obiettivi sensibili». Al consiglio dei ministri di ieri pomeriggio, Matteo Piantedosi ha spiegato i motivi per cui, secondo lui, le manganellate date agli studenti venerdì scorso sono da considerarsi tutto sommato come un evento giustificabile. A PISA, nello specifico, «non era stato presentato alcun preavviso alla questura» e poi, «durante lo svolgimento del corteo», nessuno avrebbe dato «indicazioni su dove fossero diretti» i manifestanti che si sarebbero inoltre «sottratti ai reiterati tentativi di mediazione da parte di...