Durante le ultime Olimpiadi ci si è spesso concentrati su dettagli piuttosto che sulla sostanza delle cose. Sono deflagrate polemiche da social sui letti di cartone del villaggio olimpico, sulla qualità del cibo servito agli atleti, sui ristoranti troppo cari. Persino la travagliata vicenda umana e sportiva della pugile algerina Imane Khelif, oggetto di estesa disinformazione e bieche strumentalizzazioni politiche è stata ridotta a lite da ombrellone e si è persa l’occasione per una riflessione sul diritto di ognuno di praticare sport senza discriminazioni e in condizioni di assoluta parità. La finale femminile dell’ultima prova dello Slam in programma a...