Nel Caucaso, un altro pezzo di “mondo russo” potrebbe tornare presto alla “madrepatria”: la repubblica separatista dalla Georgia dell’Ossezia del Sud ha annunciato un referendum per sull’annessione alla Russia. Il Sud-Ossezia è uno Stato «riconosciuto» (solo da Mosca, Venezuela, Nicaragua, Siria e Nauru) da quando la Georgia cercò nell’estate del 2008 di riprenderne possesso manu militari. LA GEORGIA era allora guidata da Mikhail “Misha” Saakashvili, principale poster boy dell’Occidente euro-americano. Frutto anch’egli di un regime al potere grazie ad un putsch finanziato dagli Usa (fortunatamente meno cruento di quello ucraino di Maidan), “Misha” – poi riciclatosi a Kiev come ministro e...