I volontari aspettano il treno sulla banchina. In mano buste con acqua, succhi di frutta e una manciata di snack. Sono loro il primo contatto con l’Europa per i profughi che scappano dalle bombe sull’Ucraina, mentre il governo Orbán prova a ignorare l’emergenza. Alla stazione di Zahony in Ungheria tutto è gestito da personale volontario. I treni arrivano da Chop, regione ucraina della Transcarpazia. Partono quando sono pieni, fanno scendere il loro carico di anziani, donne e bambini, prima di tornare indietro per prepararsi a un altro viaggio. Sono almeno 5mila le persone che ogni giorno transitano per questo piccolo...