Il film scelto a rappresentare l’Italia dalla Settimana della critica, Non odiare, esordio di Mauro Mancini, declina con forza problematiche presenti nell’Europa contemporanea dove i rigurgiti neonazisti si fanno sempre più numerosi e lo fa a partire da un fatto di cronaca, il rifiuto di un medico ebreo di portare soccorso a un uomo visibilmente tatuato di svastica, lasciandolo morire. Il racconto si sviluppa con inconsueta sensibilità e rigore etico che ricorda una stagione di cinema presente nei paesi dell’est conclusa da tempo, dove storia, etica e introspezione coincidevano. In qualche modo conferma il regista: «Dicevo sempre ai miei collaboratori:...