Kate Brown, governatrice dell’Oregon, ha annunciato lo stato di emergenza: «Potrebbe essere la maggiore perdita di vite umane e di proprietà dovute a incendi in tutta la storia del nostro Stato». I focali principali sono 35, sono in corso evacuazioni di massa, migliaia di ettari di terra sono già bruciati e almeno sei città sono «sostanzialmente distrutte».

Questo non è uno scenario usuale per l’Oregon, come non lo è per il confinante Stato di Washington, solitamente con clima temperato e umido: «Non stiamo avendo alcun sollievo dalle condizioni meteorologiche – ha detto Brown – I venti continuano ad alimentare questi fuochi e a spingerli nelle nostre città». L’estate del 2020 si sta rivelando la più difficile di sempre per gli Usa, e le fiamme che avvolgono l’Oregon non sono solo quelle degli incendi ma anche quelle delle proteste per la giustizia razziale innescate dalla morte di George Floyd, ucciso dalla polizia di Minneapolis, e che a Portland continuano da oltre 100 giorni.

Negli scorsi giorni, dall’interno super conservatore del democratico Oregon, sono partite nuovamente le milizie armate della destra nazionalista trumpiana dei Proud Boys, immediatamente dirottate fuori Portland dalla polizia per evitare nuovi scontri morti fra civili. Nel centro di Portland, intanto, gli ufficiali federali hanno affrontato i manifestanti che chiedevano riforme della giustizia penale protestando davanti un edificio dell’Ice, il famigerato corpo di forze dell’ordine che si occupa dell’immigrazione negli Stati Uniti.

La manifestazione si è svolta pacificamente grazie alla presenza di gruppi di contro agitatori che, quando l’aria si faceva tesa, alzavano il volume della musica e iniziavano a ballare nello spazio tra la polizia e gli altri manifestanti. Secondo Ronald Louie, professore di giustizia penale ed ex capo della polizia di Portland, la situazione potrebbe precipitare facilmente. «Siamo al punto di svolta di una maggiore violenza – ha detto Louie – Ci sono persone che manifestano da 100 giorni.

Quando ciò accade, entrambe le parti alzano la posta. Entrambe le parti sono incredibilmente frustrate, e quando questo accade devi fare qualcosa di diverso da quello che hai fatto in passato. Tra i manifestanti si vedono più fuochi d’artificio improvvisati e elementi di protezione personale, mentre la polizia utilizza più tecniche e attrezzature antisommossa. Deve prima peggiorare, per poter migliorare».