«In Germania non c’è posto per l’odio nelle strade». Due giorni dopo la sconvolgente caccia allo straniero dei nazisti a Chemnitz, la cancelliera Angela Merkel prova a spegnere l’eco della violenza che ha travolto la città sassone a partire da domenica pomeriggio. Mentre la sindaca Spd Barbara Ludwig continua a mostrarsi «inorridita per il raid», i Verdi chiedono le immediate dimissioni del ministro dell’Interno Horst Seehofer, e la Linke “incrimina” il governo della Sassonia, che anche ieri si è guardato bene dal chiamare nazisti coloro che per il pur «indignato» governatore Michael Kretschmer (Cdu) restano, banalmente, «un gruppo di casinisti»....