In Umbria si vota per le regionali il prossimo autunno, la destra ha confermato la candidatura della presidente uscente Donatella Tesei giusto un paio di settimane fa, ed ecco che Giorgia Meloni ieri si è presentata a Bastia per sottoscrivere l’accordo che assegna le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione per il ciclo di programmazione 2021-2027: si tratta di 210,496 milioni di euro. Serviranno per trasporti e mobilità, rilancio e potenziamento dei territori, ricerca e promozione dell’innovazione tecnologica, sociale e salute, capacità amministrativa sono i settori di intervento. Assieme a Meloni e Tesei, c’era anche il ministro per gli affari europei Raffaele Fitto. E le opposizioni sono passate all’attacco.

«La firma odierna dell’accordo per lo sviluppo e la coesione è soltanto la prima tappa di una campagna elettorale che Tesei evidentemente ha già iniziato – affermano Marina Sereni, responsabile Pd per la Salute e la Sanità, e Camilla Laureti, che in segreteria ha le deleghe alle politiche agricole – Come in Abruzzo, con la grottesca vicenda del finanziamento della Roma-Pescara, inizieremo, anche in Umbria, ad assistere a questo giochino delle tre carte sui fondi europei». È bene ricordare poi che appare ancora avvolto nel mistero il destino del raddoppio della Orte-Falconara”. Per Sereni e Laureti «la più grande di tutte le disuguaglianze è quella che nella nostra regione registriamo da tempo: il diritto alla salute non più garantito a tutti. Liste d’attesa infinite, cittadini fragili costretti al turismo sanitario all’interno della regione per poter avere una visita o un esame specialistico, la mobilità passiva verso le altre regioni in grande aumento, la mancanza drammatica di personale nella maggior parte delle strutture e nel territorio: forse sfugge a Meloni che dopo cinque anni di governo della destra la sanità pubblica umbra è al collasso e che non basterà la loro propaganda per dare risposte ai bisogni dei nostri concittadini».

Per il M5S, «il presidente Meloni e l’intero centrodestra si ricordano dell’esistenza dell’Umbria soltanto in prossimità degli eventi elettorali. Ne abbiamo avuto prova con la farsesca cerimonia di firma dell’accordo per la coesione a Bastia Umbra. Una messinscena irrispettosa se consideriamo l’atteggiamento di totale indifferenza serbato da sempre dal governo Meloni nei confronti della nostra regione». I pentastellati citano il caso di Umbertide, un anno colpita da un terremoto che ha danneggiato scuole e strutture pubbliche tutt’ora lasciaste a sé stesse. «A pochi mesi dalle elezioni regionali e di Perugia – fanno notare la deputata M5S Emma Pavanelli, il consigliere regionale Thomas De Luca e il referente territoriale Altotevere Paolo Merli – Vorrebbero far credere di interessarsi degli umbri utilizzando risorse disponibili grazie ai fondi comunitari per opere che loro stessi per anni hanno contribuito a paralizzare. Davvero credono di poter prendere in giro i cittadini umbri in questo modo?».