Il Comitato Ristretto della Camera che sta indagando l’attacco al Campidoglio del 6 gennaio, ha citato in giudizio tre dei principali aiutanti dell’ex presidente Trump: Mark Meadows, Steve Bannon e Dan Scavino. Ai tre è poi stato aggiunto anche il nome di Kashyap Patel, che era a capo dello staff dell’allora segretario alla Difesa Christopher Miller.

Le citazioni in giudizio, le prime emesse dal Comitato, costringono i quattro a produrre i documenti richiesti relativi all’attacco entro il 7 ottobre, e poi a presentarsi per una deposizione la settimana successiva. Uno sviluppo che rappresenta l’azione più aggressiva intrapresa da quando il Comitato, il mese scorso, ha presentato le richieste di visionare una serie di documenti relativi alla preparazione dell’insurrezione.

AL TEMPO DELL’ATTACCO, Meadows era il capo dello staff di Trump, Scavino il vice capo dello staff della Casa Bianca, e Bannon l’ex direttore della campagna elettorale e l’ex capo dello staff del segretario alla Difesa Kash Patel: secondo il Comitato sono in possesso di informazioni preziose su ciò che stava facendo e pensando Trump durante l’insurrezione. Le citazioni in giudizio del Congresso non possono essere respinte, ma potrebbero portare a battaglie legali se i quattro ex funzionari decidessero di opporsi alla richiesta.

Questa mossa del Comitato arriva circa 3 settimane dopo l’ordine emesso nei confronti di 35 società di social media e comunicazione, in cui si richiede di conservare i documenti legati ai funzionari di Trump e al 6 gennaio. Prima di allora, il panel aveva chiesto a 8 agenzie federali di consegnare i documenti pertinenti, cercando anche dettagli riguardo la campagna di disinformazione diffusa da 15 società di social media nei giorni precedenti all’insurrezione.