Ieri il paese faceva registrare 21.330 nuovi casi, un incremento del 13% rispetto al giorno precedente, e 341 decessi, un’impennata che rimanda ai numeri della scorsa primavera. In una conferenza stampa tenuta ieri pomeriggio, Boris Johnson ha annunciato che Manchester e la regione di cui è “capoluogo” rientreranno da venerdì prossimo nel livello 3, quello di assai alto rischio Covid in cui si trovano già le altre due grosse regioni dell’Inghilterra del Nord, il Lancashire e il Merseyside, che fra le altre misure prevede la chiusura di pub e bar.

Il braccio di ferro fra il sindaco di Manchester Andy Burnham e il governo centrale sul sostegno economico da destinarsi alla regione, durato dieci giorni, si è così risolto con un nulla di fatto. La trattativa è naufragata per “soli” 5 milioni di sterline: per sostenere l’impatto economico della chiusura Burnham ne voleva 90, per scendere poi a 65. Ma il governo gliene ha proposti 60, quando la spesa finora sostenuta per tenere a galla l’economia nazionale si aggira intorno ai dieci miliardi.

La rottura significa che la città riceverà alla fine 22 milioni in sussidi. Johnson si e detto dispiaciuto per quest’altro no deal: quello che abbiamo offerto non è stato accettato, spero lavorino lo stesso con noi per applicare le misure, ha detto. Burnham ha commentato duramente: giocano a poker con la vita delle persone, pur esortando i suoi concittadini, circa tre milioni di persone, a seguire le regole.