La riforma della giustizia del governo Meloni si arricchisce ogni giorno di nuove suggestioni. Prima si parla di intercettazioni, poi di avvisi di garanzia, dopo ancora di imputazione coatta. ADESSO È IL TURNO del concorso esterno in associazione mafiosa, anche se, ancora una volta, la supposta necessità di rivedere, riformulare, cancellare, trasformare è qualcosa più di una battuta. Da quando lunedì è uscita una sua intervista su Libero il ministro della Giustizia Carlo Nordio spiega e argomenta: «il concorso esterno è un reato evanescente» che andrebbe «completamente rimodulato secondo i criteri di concorso di persona nel reato», ha detto al...