Si complica ancora il cammino della nuova legge elettorale proporzionale, fortemente voluta dal Pd di Nicola Zingaretti e parte dell’accordo di governo coi 5 stelle. In attesa che il testo approdi in Aula alla Camera, forse il 28 settembre, ieri il primo firmatario della legge, il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Giuseppe Brescia (M5S) ha lanciato a sorpresa l’introduzione delle preferenze, che non fanno parte della sua bozza (che dovrebbe essere votata come testo base l’8 settembre in commissione) e che non convincono il Pd. «Volutamente il testo base a mia firma non affronta il tema», si giustifica...