Anche l’Università per Stranieri di Siena ha deciso di sospendere le lezioni per la festa di fine Ramadan (Eid al-Fitr). Il decreto del rettore Tomaso Montanari istituisce una pausa della didattica il prossimo 10 aprile e l’11 ottobre 2024, Yom Kippur.

La decisione, spiega Montanari, è stata presa per la «necessità di dare un visibile segno di solidarietà con la popolazione di Gaza», ricordando come la missione statutaria dell’Unistrasi preveda di «contribuire alla pacifica convivenza tra i popoli, oggi urgente». «È vero che riconoscere una festa religiosa è un atto imperfetto – ha scritto – ma il nostro contributo è anche quello di affermare che la cultura islamica non è una minaccia».

Mentre non si placano le polemiche sulla Normale di Pisa che, come altri enti di ricerca, ha deciso di sospendere l’ormai noto bando Maeci. Lo storico sodale di Matteo Renzi, Marco Carrai, che tra le tante cariche ricopre anche quella di Console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia ha parlato di scelta «ridicola e vergognosa», utilizzando un ardito paragone: «Sull’ateneo gronda il sangue di Hiroshima».

L’iper renziano ha accusato anche la Normale di «invitare all’odio». Di «contrarietà» parla anche l’associazione Amici della Scuola Normale. Già presieduta da Giuliano Amato, ha lo scopo di «sviluppare un collegamento permanente tra il mondo economico e imprenditoriale» e l’ateneo. Soci: Intesa Sanpaolo, Allianz, Banca d’Italia, Fondazione Pisa, Mediobanca, UniCredit.