È la fine dell’inizio. Dopo cinque ore asserragliati a Downing Street a discutere le 500 pagine di accordo concluso con Bruxelles sul futuro rapporto fra Ue e Gran Bretagna dopo l’exit di quest’ultima – il prossimo 29 marzo 2019 – Theresa May ha il sostegno del suo governo. Non è che la prima di una serie di stazioni della via crucis di S. Theresa Brexit, intenta a negoziare con se stessa. La bozza dovrà ora affrontare un parlamento in buona parte ostile, dove May non ha la maggioranza e con un partito laburista critico e affamato di urne. Vari scenari:...