«La notte tra il 25 e il 26 marzo del 2015, quando i sauditi hanno iniziato a bombardare Sana’a, siamo stati colti di sorpresa: le Nazioni unite non erano state allertate, nella capitale yemenita c’erano centinaia di funzionari delle organizzazioni internazionali che sono stati subito evacuati perché di fronte alle bombe le società assicurative non rispondono». Il capo missione dell’Onu in Yemen dal 2014 al 2016, Paolo Lembo, ricorda con sgomento quei momenti. Tre anni dopo, i bombardamenti della coalizione saudita hanno mietuto 15mila vittime civili a cui vanno aggiunti i tanti morti per fame e malattie, soprattutto per le...