La promessa di rendere più rapida la prenotazione di visite e esami medici si arena ancor prima del voto. La misura immaginata dal ministro della Salute Orazio Schillaci avrebbe dovuto trasformarsi in un decreto ministeriale da approvare nel Consiglio dei ministri del 4 giugno, giusto in tempo per le europee. Ma la proposta adesso rischia di non arrivarci nemmeno, a Palazzo Chigi. In cassa non ci sono risorse per finanziare tutti i condoni, i rinnovi contrattuali, le grandi opere, le social card promessi in campagna elettorale. A fare un passo indietro sarà il ministero politicamente più debole, quello retto dal...