All’improvviso, la variante Zelensky. Lo Shangri-La Dialogue, il massimo forum sulla sicurezza dell’Asia-Pacifico, si stava sviluppando come ormai tradizione sulla competizione tra Stati uniti e Cina. Poi è spuntato il leader ucraino, giunto a Singapore con due scopi. Primo: concordare col capo del Pentagono, Lloyd Austin, quali obiettivi russi colpire con le armi messe a disposizione dagli Usa. Secondo: ottenere maggiore sostegno dai paesi asiatici, stimolando la partecipazione alla conferenza sulla pace di Lucerna, su cui però la Cina ha dato riscontro negativo per l’assenza della Russia. NON È SCONTATO invece un bilaterale col ministro della Difesa Dong Jun, che...