«La VR è una forma di apprendistato. Più se ne vede più si progredisce nel suo uso. Chi si trova a proprio agio nella VR sono di solito i ragazzi o i bambini di dieci anni abituati ai giochi video.Mi piace realizzare VR per un pubblico giovane senza però utilizzare la violenza o la competizione, preferisco il sogno, l’immaginazione, il volo. E credo che sia un buon momento per creare nuove realtà», dice Laurie Anderson presidente della giuria (con Francesco Carrozzini, Alysha Maria Naples) per la terza edizione di Venice Vr – allestita nei magnifici spazi del Lazzaretto Vecchio fino...